DIFFERENZE TRA OSTEOPATA E FISIOTERAPISTA

Osteopata

L’osteopatia è una professione sanitaria (Legge 11 gennaio 2018 n. 3) che per definizione è un sistema consolidato di assistenza alla salute che si basa sul contatto manuale per la valutazione, la diagnosi ed il trattamento di diverse patologie. (fonte https://www.isoi.it)

L’osteopata ricerca con una prima analisi le cause che hanno generato il problema. Il professionista non si sofferma esclusivamente sulla zona che presenta la sintomatologia ma considera il corpo nella sua globalità, valutando le molteplici cause che possono concorrere al dolore dell’assistito.

Inoltre, l’osteopata ripristina attraverso la manipolazione osteopatica i processi di autoguarigione e autoregolazione che sono presenti nel nostro corpo.

Attraverso queste tecniche manipolative si agisce anche sul sistema nervoso neurovegetativo dando un’informazione ottimale per accelerare i progressi di salute del paziente.

L’osteopatia ricopre un importante ruolo in ambito preventivo, particolarmente nei contesti:sportivo, posturale, muscolo scheletrico, pediatrico, odontoiatrico e nella donna in gravidanza.

Spesso l’osteopata collabora con medici specialisti e fisioterapisti per gestire al meglio percorsi di cura integrati o con preparatori atletici o esperti del movimento, per migliorare le performance sportive e ridurre il rischio d’infortunio.

L’osteopata non utilizza macchinari per i trattamenti perché si serve esclusivamente dell’approccio manuale, sia per la valutazione che per il trattamento. 

FASE DI VALUTAZIONE INIZIALE

Ricerca dell’origine del problema mediante palpazioni e un’analisi posturale.

FASE DI TRATTAMENTO

Tramite manipolazioni manuali osteopatiche (che possono manipolazioni strutturali, fasciali, cranio sacrali e viscerali), interviene sulle funzioni dei vari sistemi del corpo, riducendo la “spesa energetica” e i compensi che il corpo del paziente è costretto ad utilizzare per non percepire il dolore.

FISIOTERAPISTA

Per definizione, la fisioterapia è l’utilizzazione a scopo terapeutico degli effetti biologici di agenti fisici di varia natura e di pratiche, quali i massaggi, la cinesiterapia o la ginnastica, applicati sull’intero organismo o su parti di esso (fonte www.treccani.it).

Il fisioterapista è orientato alla cura della sintomatologia locale, nella maggior parte dei casi a seguito di un intervento chirurgico o di un trauma importante (es. protesi dell’anca, distorsione alla caviglia).

Il fisioterapista focalizza maggiormente i propri trattamenti sulle zone interessate dal dolore con l’obiettivo di ripristinare il corretto funzionamento dell’area che presenta la sintomatologia.